W.A. MOZART: REQUIEM K 626

Data / Ora
30/05/2023 21:00 - 22:00

Luogo
Pieve di Santo Stefano


PROGRAMMA DI SALA

Wolfgang Amadeus Mozart

Messa di Requiem opera K626

I. Introitus
II. Kyrie
III. Sequenz

N.1 Dies irae
N.2 Tuba mirum
N.3 Rex tremendae
N.4 Recordare
N.5 Confutatis
N.6 Lacrimosa

IV. Offertorium

N.1 Domine Jesu
N.2 Hostias

V. Sanctus
VI. Benedictus
VII. Agnus Dei
VIII. Communio

Lux aeterna

 

Wolfang Amedeus Mozart (Salisburgo 1756 – Vienna 1791) fu avviato assai presto dal padre Leopold allo studio del clavicembalo, insieme alla sorella Maria Anna. I suoi primi saggi di composizione risalgono al 1759.
La produzione di Mozart fu di una quantità veramente prodigiosa, specialmente se si confronta con la sua breve vita: il catalogo delle sue opere, compilato da Ludwig von Köchel nel 1862, elenca 626 composizioni (che si indicano col numero del catalogo preceduto dalla iniziale K). Tutte le forme di ogni genere interessarono l’inesauribile facoltà inventiva di M., dalla musica vocale sacra e profana alla musica teatrale, dalla musica sinfonica a quella da camera. Egli scrisse 21 opere, 49 sinfonie, 25 concerti per pianoforte e orchestra 5 concerti per violino e orchestra, 23 quartetti per archi, 17 sonate per pianoforte, 35 sonate per violino e pianoforte, e inoltre messe, cantate, litanie, vespri, composizioni liturgiche minori, sonate da chiesa, arie con orchestra, Lieder, canoni, trii, quartetti per varî strumenti, quintetti, marce e danze per orchestra, divertimenti, serenate, cassazioni, concerti per diversi strumenti e orchestra. L’arte di M. è complessa e molteplice, opera geniale di un indiscusso protagonista dei mutamenti culturali europei del tardo Settecento. L’apparente facilità della sua musica ha consentito letture critiche spesso persino contrastanti; all’interpretazione “classica” di O. Jahn (contenuta nella documentata biografia di M. pubblicata tra il 1856 e il 1859) e a quella “storica” (1911-46) di Th. de Wyzewa e G. de Saint-Foix si contrappongono quella “preromantica” di A. Einstein (1945) o quella “espressiva” di E. Hanslick (1854). La molteplicità delle critiche testimonia l’universalità del genio mozartiano, ricco di elementi diversi, di influenze (soprattutto italiane e tedesche) mirabilmente assimilate e lasciate alle spalle, capace di un raro equilibrio tra la facilità dell’invenzione e la necessità della strutturazione formale, tra contenuti spirituali e configurazioni morfologiche. Nel trapasso epocale dall’ancien régime all’età rivoluzionaria M. fu perno nodale: la sua musica, pur non rinunciando a tratti di serenità e compostezza sempre interiori, è difatti permeata di una sensibilità ormai indiscutibilmente moderna.

Requiem opera K626
La composizione del Requiem, iniziata nel luglio del 1791, fu interrotta, con dolorosa coincidenza, dalla morte del musicista, avvenuta il 6 dicembre 1791, ed è ancora oggi legata a circostanze velate di mistero. L’opera è collegata alla controversa vicenda della morte del suo autore, avvenuta il giorno successivo alla stesura delle parti vocali del Domine Jesu e Hostias. Subito dopo la sua morte apparvero le prime leggende e numerosi aneddoti.
La versione più accreditata è quella del “messaggero sconosciuto” che commissiona al musicista una messa funebre. Il fatto sarebbe stato testimoniato da Constanze, la moglie di Mozart, a cui il compositore confidò l’occasione e il motivo dell’incarico. Seguendo il suo consiglio il musicista accettò la commissione in cambio di un certo compenso, senza però poter stabilire una data certa per la consegna. Si parlò anche di una lettera, scritta in lingua italiana, inviata da Mozart a Lorenzo da Ponte dove si diceva ossessionato dalla figura sconosciuta che gli aveva commissionato un “canto funebre”, lavoro che egli doveva assolutamente terminare; la lettera si rivelò poi un falso.
Fu Franz Xaver Süßmayr che, essendo probabilmente stato il più vicino a Mozart negli ultimi tempi, e avendo anche avuto la possibilità di suonare insieme al maestro alcuni brani del Requiem, era il più adatto a occuparsi del lavoro, a riordinare in modo omogeneo il poco che era stato fatto dai collaboratori precedenti e a completare i brani mancanti del manoscritto.
L’opera fu conclusa da Süßmayr quasi certamente entro la quaresima del 1792, ma alcuni frammenti, forse quelli scritti interamente da Mozart, l’Introitus ed il Kyrie, erano già stati eseguiti con coro, organo e i soli archi, pochi giorni dopo il funerale del compositore durante una messa di suffragio.

Coro Città di Firenze
Il Coro Città di Firenze dell’Associazione Firenze Musica, attivo fin dal 1996 come “Coro Cassa di Risparmio di Firenze” ha assunto l’attuale denominazione nel 2013. L’organico, costituito principalmente da dilettanti, conta attualmente circa 30 elementi. Dal 1996 al 2002 è stato diretto da Fabio del Cioppo e dal 2003 al 2015 da Ennio Clari, affiancato da Francesco Romano in qualità di pianista e Maestro Collaboratore. Dal 2015 è diretto dal Maestro Concetta Anastasi. Negli anni, il repertorio del Coro si è arricchito di musiche di epoche e generi diversi, tra le principali composizioni eseguite : Te Deum di Charpentier, Credo e Gloria di Vivaldi, Krönungsmesse e Requiem di Mozart, Messiah di Händel, Requiem di Verdi, Messa di Gloria di Puccini, Requiem di Fauré, Misa Criolla di Ariel Ramirez, Danze Polovesiane di Borodin, Carmina Burana di Orff, diversi brani, fra cui Choralmesse di Anton Bruckner. E’ stato diretto da autorevoli professionisti, collaborando con orchestre ed istituzioni musicali di primo piano: I Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra del Conservatorio Cherubini, Orchestra Sinfonica di Roma, Orchestra da Camera Fiorentina, Florence Symphonietta, Orchestra Sinfonica dei Filarmonici di Firenze, Orchestra Sinfonica Città di Grosseto, Centro Studi Musicali “Ferruccio Busoni”, ”Estate Regina” di Montecatini, “Tuscia Opera Festival” di Viterbo ed altre ancora. Il Coro è attivo principalmente in Toscana ma effettua occasionalmente anche trasferte più impegnative, recentemente ha partecipato al Festival Federico Cesi di Trevi.

Maestro Concetta Anastasi
Concetta Anastasi, laureata in Filosofia, con lode, presso l’Università degli Studi “Federico II” di Napoli, si è diplomata brillantemente in Pianoforte e in “Musica Corale e Direzione di Coro” al Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli. Ha proseguito gli studi a Roma, presso il Conservatorio S. Cecilia sotto la guida del M° Bruno Aprea. E’ titolare della cattedra di “Direzione di coro e Composizione corale” presso il Conservatorio “L.Cherubini” di Firenze. Fin dal 1988 ha fatto parte del M.A.N. associazione di Compositori prendendo parte con sue composizioni musicali con organici diversificati, a numerosi concerti in rassegne e festival di musica contemporanea e ad oggi continua una intensa attività. Ha fondato e diretto per dieci anni nella città di Caserta, il Coro da Camera “Leonard Bernstein”ed è stata alla guida di diverse corali, tra cui “Santa Cecilia” a Castiglione della Pescaia. Dal 2016 dirige il Coro Città di Firenze. Ha diretto per circa vent’anni i concerti dell’Orchestra da Camera Amadeus di Caserta. Tra le sue prime composizioni ricordiamo numerosi brani per pianoforte solista, eseguiti da lei stessa al pianoforte. Numerose sono le sue composizioni per coro, ha composto opere da camera, opere per orchestra, alcune musiche di scena e numerosi sono i suoi arrangiamenti, revisioni e trascrizioni. Dal 2005 al 2012 è stata Direttore principale del Gruppo italiano di Ottoni di Roma con il quale ha partecipato, nel 2006, al Festival Europeo di Rouen in Francia, con un repertorio di musiche contemporanee. È stata dal 2007 al 2011 Direttore stabile dell’orchestra Viotti di Grosseto esibendosi in numerosi concerti in varie parti d’Italia anche in gemellaggio con orchestre tedesche. Dal 2009 al 2011 ha diretto l’Orchestra della provincia di Bari e l’Orchestra Stravinsky di Bari. E’ stata direttore dell’orchestra OMI della Toscana e del Lazio, che si è specializzata nel repertorio lirico dal 2010 a tutto il 2011. Dal 2014 direttore stabile dell’Orchestra della Compagnia della Piuma con sede a Siena e dell’Etruria Faber Music Orchestra con sede ad Arezzo.

Solisti

Soprano – Cinzia Savino
Mezzo Soprano – Kristine Matvejeva
Tenore – Cheng Hsiang Yuan
Basso – Simone Balducci

Pianista

Maestra Antonella Bellettini